Gran Premio Carrellisti: nuova edizione settembre 2022
Gran Premio Carrellisti: nuova edizione settembre 2022
Anche quest’anno, la sede Ungari di Cormano ospita il Gran Premio Carrellisti, una gara organizzata per celebrare la professionalità dei carrellisti e l’importanza della sicurezza sul lavoro.
Questa divertente sfida, nata per premiare i lavoratori e tutte le imprese che li accompagnano, è già alla sua undicesima edizione.
Ogni anno viene celebrata con gioia sia da parte delle aziende che dei carrellisti, sfruttata come mezzo di sensibilizzazione sul tema della sicurezza.
L’obbiettivo del Premio è quello di valorizzare il lavoro di queste incredibili professionalità, mostrando a tutti il potenziale dei carrelli elevatori.
Attraverso una serie di difficili percorsi, i partecipanti si sfidano per vincere il Gran Premio finale, che comprende una serie di attrezzature e bonus più che interessanti.
L’edizione di quest’anno si terrà il 17 settembre 2022, e sono previste decine di partecipanti.
Il regolamento e la documentazione per la registrazione sono già presenti sul sito di Ungari, e gli interessati possono giù decidere di prendere parte alla gara.
Pronti a mostrare tutto il vostro talento?
I vincitori del 2021
La decima edizione del Gran Premio Carrellisti è stata vinta da Daniele Cobianchi, un vero e proprio “supercampione” – che è riuscito a superare nella supersfida Carlo Alfieri.
Cobianchi detiene il titolo da ben cinque anni, ed è considerato da tutti come un temibile avversario. Attraverso gli anni di esperienza, riesce a muoversi velocemente e con efficienza, portando il carrello al massimo delle proprie potenzialità.
La gara unisce precisione, destrezza e abilità, così da mettere alla prova tutti gli sfidanti. I carrellisti devono passare attraverso una serie di percorsi con annessi ostacoli, cercando di dimostrare il più possibile le proprie capacità di guidatori.
In tutto questo, le norme della sicurezza sul lavoro vengono rispettate in ogni attimo della gara. Alcune dimostrazioni sono previste nella fase iniziale del percorso, così da dimostrare a tutti l’importanza della sicurezza.
Solitamente, la gara viene suddivisa in due “manche”. Una prima sessione si svolge al mattino, con l’obbiettivo di identificare i 13 concorrenti con il miglior punteggio.
Dopodiché, il pomeriggio i finalisti di sfidano fino ad arrivare alla gara finale, che vede contrapposti solo due campioni.
A settembre scopriremo il vincitore di questa edizione, che potrà distinguersi tra le decine di carrellisti che prenderanno parte all’evento.
Le regole del Gran Premio
Come riportato sul regolamento ufficiale, ai partecipanti è richiesto un “equipaggiamento completo”.
In particolare, avranno l’obbligo di allacciare la cintura di sicurezza, indossare un’abbigliamento consono e indossare scarpe protettive.
La sicurezza è sempre al primo posto nella gara, e non c’è modo di ovviare a questa richiesta; tutti coloro che si presenteranno senza scarpe protettive infatti, verranno automaticamente squalificati.
Gli organizzatori prenderanno in considerazione diversi elementi per scegliere il vincitore, così da arrivare alla scelta più ragionevole e sensata possibile. Si concentreranno soprattutto sul tempo di gara, ovvero sul tempo impiegato dai partecipanti per attraversare tutto il percorso.
Esperti giudici di percorso seguiranno i partecipanti lungo tutto il percorso, facendo attenzione a segnalare eventuali errori o disattenzioni.
Per tutti coloro che non eseguono i compiti previsti in modo consono alla gara è prevista una penalità di 10 secondi. Situazioni come un errata operazione di presa del carico o una perdita del carico, oppure l’urto contro qualcuno degli ostacoli del percorso, porterà ad una penalità.
Il numero massimo di penalità ammesse è 5, al superamento delle quali si arriva all’eliminazione del partecipante.
Conclusioni
Il Gran Premio Carrellisti è una buona occasione per valorizzare la vostra impresa e dimostrare le abilità dei vostri dipendenti.
Non solo, è anche un ottimo modo per concentrare l’attenzione generale sulla sicurezza e sull’importanza della “precisione” a lavoro.
Alla fine del percorso, vincere non è davvero importante. In questi casi, la bellezza della partecipazione è già sufficientemente gratificante.