I carrelli elevatori, i cosiddetti “muletti”, si differenziano tra loro in base a specifiche caratteristiche.
Le differenti modalità di carico, il livello di resistenza, le tipologie di motore, e una lunga serie di altri elementi vanno a definire le differenze tra tutte le possibili tipologie di carrello elevatore.
Per ogni situazione e per ogni tipo di carico esiste il carrello più adatto, che è più o meno ingombrante a seconda delle necessità.
Oggi, scopriremo insieme tutte le principali tipologie di muletti e le loro caratteristiche specifiche, così saprete sempre cosa scegliere e in quale occasione utilizzarlo.
E’ chiaro che tipologie diverse possono essere utilizzate anche per lo stesso scopo; tutto dipende dall’abitudine del guidatore e dalle specifiche del carico.
Divisione in categorie
Iniziamo questo viaggio alla scoperta dei cartelli elevatori attualmente esistenti compiendo una piccola distinzione tra tre grandi tipologie (macro-categorie):
Carrelli elevatori tradizionali
Rientrano nella categoria i carrelli controbilanciati, gli stoccatori, i carrelli retrattili e i trilaterali
Carrelli con capacità di sollevamento limitata o assente
Rientrano nella categoria i transpallet manuali e elettrici
Carrelli “commissionatori”
Allo stesso tempo, è possibile compiere una distinzione ancora più generale parlando di: carrelli manuali e carrelli automatici.
Alla prima categoria appartengono unicamente i transpallet, mentre alla seconda categorie appartengono tutti i carrelli tradizionali, gli stoccatori, i carrelli retrattili, i commissionatori e i traspallet elettrici.
Infine, è possibile compiere una terza suddivisione – semplicemente un altro modo per racchiudere i carrelli in più categorie distinte – che si basa sul tipo di combustibile richiesto.
Al momento esistono carrelli a benzina, carrelli elettrici, a GPL o diesel.
Descrizione delle singole tipologie di carrelli
Entriamo più nel dettaglio e dedichiamo qualche parola alle tipologie di carrello elevatore più conosciute e sfruttate in assoluto, che vi sarà sicuramente capitato di incontrare.
Nonostante le differenze e le caratteristiche diverse, tutti questi carrelli si dimostrano funzionali nel trasporto e sollevamento del carico, senza eccezioni. Il consiglio è quello di cercare la tipologia più adatta alle vostre merci, che vi assicura la massima aderenza nella fase di trasporto e sollevamento.
Transpallet elettrico e manuale
Il transpallet rientra tra le tipologie di muletto più scelte e utilizzate, ideale per lo spostamento merci su pallet.
Che sia elettrico o manuale, il transpallet è sempre molto compatto, perfetto per i carichi non eccessivamente pesanti e per i “percorsi accidentati”, che riesce a sostenere senza difficoltà.
Carrello controbilanciato tradizionale
Il carrello controbilanciato tradizionale, il muletto più famoso di tutti, è conosciuto per le sue capacità di equilibrio.
Dotato di una struttura frontale interamente in metallo, il carrello protegge la merce in ogni momento, dal carico fino al riposizionamento.
Il carrello controbilanciato riesce a muoversi agilmente anche negli spazi ristretti, superando senza problemi anche eventuali irregolarità del terreno.
Carrello retrattile
Il carrello elevatore retrattile è molto facile da riconoscere, utilizzato soprattutto all’interno di magazzini e centri per il trasporto del carico.
E’ famoso per due caratteristiche specifiche, che lo rendono unico e vantaggioso: la capacità di muoversi senza difficoltà in spazi stretti, le forche che si alzano fino a 8 metri d’altezza.
Carrello commissionatore
Il carrello commissionatore viene spesso definito come un’evoluzione del transpallet. Particolarmente compatto, facile da utilizzare e molto resistente, viene utilizzato nel trasporto merci su pallet.
La sua tecnologia moderna riesce a velocizzare l’intero processo di sollevamento e spostamento del carico, senza mai perdere equilibrio o aderenza.
Carrelli automatici AGV e LGV
Concludiamo parlando di una vera e propria innovazione nel campo del trasporto merci. I carrelli AGV e LGV sono completamente automatici, gestiti attraverso l’uso di uno specifico software.
Non hanno quindi bisogno dell’intervento umano, ma riescono ad automatizzare i percorsi di carico e scarico merce.